Inclusione
Le iniziative di didattica inclusiva del nostro Istituto Comprensivo
La scuola che vorrei: è inclusiva,
rivela legami invisibili tra le cose, nutre con discrezione,
moltiplica stupore e conoscenza, accompagna gli studenti verso il futuro.
Fabrizio Caramagna
Bisogni Educativi Speciali
I bisogni educativi speciali (BES) fanno riferimento all’attenzione speciale richiesta dagli alunni e alunne che per varie ragioni possono presentare non solo condizioni di disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, disturbi specifici di apprendimento, disturbi evolutivi, ma anche difficoltà o svantaggi legati a condizioni ambientali, culturali, linguistiche o socioeconomiche o condizioni di plusdotazione cognitiva (giftedness). Per ognuno di loro il nostro Istituto si organizza in modo da offrire una pluralità di risposte attente ai bisogni di ciascuno attraverso percorsi individualizzati e/o personalizzati.
Sappiamo che per alcuni studenti affrontare il percorso di apprendimento scolastico può risultare più complesso e più difficoltoso rispetto ai compagni. In casi come questi i bisogni educativi (sviluppo delle competenze, appartenenza sociale, autostima, autonomia) diventano “speciali”, più complessi, per i quali è importante dare una risposta appropriata a soddisfarli. Grazie al loro riconoscimento è esteso a tutti il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento.
Quali sono i Bisogni Educativi Speciali?
Le situazioni in cui il percorso scolastico può essere difficoltoso e/o complesso sono molteplici:
- Alunni con Disabilità certificata in base alla L. 104 /92
- Alunni che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento – DSA (disturbi nelle abilità di scrittura, di lettura e del calcolo)
- Alunni che presentano Plusdotazione o Giftedness
- Alunni che presentano situazioni di svantaggio determinate da particolari condizioni sociali e ambientali
Gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
Nel caso in cui un alunno presenti una disabilità oppure un disturbo specifico dell’apprendimento è presentata alla scuola la certificazione e la diagnosi. Queste ultime sono rilasciate dagli specialisti che operano all’interno dei servizi sanitari provinciali e nazionali come previsto dalla L. 104/92 e L. 170/10. Per gli studenti plusdotati, come previsto dalla nota del Ministero dell’Istruzione n. 562 del 3 aprile 2019, oppure per chi presenta difficoltà d’apprendimento non dovute a problematiche cliniche, ma legate a situazioni di difficoltà socio-economico e/o ambientali oppure a condizioni di plusdotazione, il Consiglio di classe progetta interventi personalizzati in accordo con la famiglia.
Tale prospettiva considera il funzionamento della persona in un’ottica bio-psico-sociale che si basa su una visione globale della persona e prevede l’attivazione di interventi multidisciplinari e integrati. È un sistema che mira a tener conto di diversi fattori tra cui quelli socio relazionali, considerando lo sviluppo quale frutto dell’interazione dell’individuo nel proprio ambiente di vita. Questa concezione multidisciplinare prevede la collaborazione e l’apporto di tutti gli attori che a diverso titolo si occupano dello studente in un approccio integrato, dove i fattori ambientali sono in correlazione con lo stato di salute dell’individuo e quindi con le sue capacità di apprendimento.
Qual è l’obiettivo?
L’obiettivo ultimo è la realizzazione di una scuola inclusiva, una scuola capace di accogliere le specificità di ognuno sapendo creare un ambiente in grado di armonizzare il proprio intervento, modificando la propria organizzazione così da proporre modalità educative e didattiche funzionali ai diversi bisogni, rendendo ciascun alunno e alunna protagonista dell’apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità e i suoi limiti.
Come?
Attraverso l’accoglienza e l’ascolto degli alunni con bisogni educativi speciali al fine di favorire la loro crescita in un clima relazionale sereno, capace di valorizzare le loro potenzialità attraverso la conoscenza e lo studio di metodologie didattico-pedagogiche efficaci.
Come realizzare la “scuola inclusiva”?
Fondamentale lo sviluppo di una rete inter-istituzionale che permetta il confronto e l’integrazione delle diverse prospettive e specificità professionali presenti sul territorio. Gli insegnanti, in collaborazione e condivisione con le famiglie, le agenzie territoriali e i servizi sociali e sanitari, devono garantire una progettazione personalizzata per favorire la realizzazione di positivi percorsi di apprendimento. Tutte le istituzioni scolastiche e formative di ogni ordine e grado sono chiamate a rispondere in modo adeguato e articolato ai bisogni degli studenti che manifestano difficoltà di apprendimento dovute a molteplici cause.
L’eterogeneità degli studenti con bisogni educativi speciali richiede la messa in campo di una varietà di risposte che, coniugando una buona progettazione didattico/educativa con innovativi dispositivi pedagogici, sappiano realizzare interventi individualizzati e personalizzati valorizzando le risorse della comunità scolastica.