Nel mese di febbraio in alcune classi della Scuola primaria, per favorire l’inclusione di tutti gli alunni e in particolar modo di alcuni alunni con bisogni speciali, si è pensato di organizzare un laboratorio creativo che coinvolgesse tutto il gruppo classe. Gli elaborati realizzati si sono svolti nell’arco delle quattro settimane di febbraio coinvolgendo gli alunni in piccolo gruppo.

Il prodotto finale della classe 1^A è stata la realizzazione di un aquilone formato da tanti pezzi di puzzle diversi, che è stato fatto volare dal gruppo classe nel cortile della scuola. Il lavoro realizzato dalla 3^A è stata la realizzazione di un mosaico con il coinvolgimento delle varie figure istituzionali del territorio che partecipano alla vita scolastica.

Il percorso ha richiesto molto impegno e collaborazione da parte degli adulti che partecipano al processo educativo; l’obiettivo finale di favorire l’inclusione e una maggiore consapevolezza della ricchezza della diversità è stato raggiunto in modo soddisfacente.

L’elaborato della classe 3^A


L’elaborato qui realizzato raffigura un uccello che spicca il suo primo volo con l’aiuto di due calde mani, le quali lo lanciano verso l’alto, verso il suo futuro.
Le mani rappresentano tutte le istituzioni che partecipano al percorso di crescita dell’alunno con autismo.
Il quadro proposto raffigura alcuni punti luce gialli nel cielo azzurro, che simboleggiano l’aiuto offerto al bambino nel suo contesto di vita da parte: della famiglia, della scuola, dell’Ulss, del Comune e della Parrocchia.
Il colore scelto per fare l’uccello raffigurato ricorda i colori dei capelli di alcuni alunni presenti nella nostra scuola con bisogni speciali. Ecco quindi che l’uccellino diviene la simbologia per esprimere il bambino con autismo nei suoi desideri e bisogni speciali.
La scelta del materiale è stata ispirata considerando le abilità acquisite in questi mesi dal nostro alunno con autismo di 3^A della scuola primaria, il quale riesce con molta calma ed attenzione ad appoggiare con la presa a pinza molti oggetti nel posto richiesto; ecco quindi che “la presa a pinza” per il bambino è diventata uno strumento d’inclusione con i suoi compagni di classe, insieme ai quali ha realizzato il mosaico proposto, mettendoci molto impegno, precisione e collaborazione.
In questa importante occasione di espressione artistica per il nostro alunno speciale, abbiamo voluto avere – oltre al lavoro effettuato dai compagni di classe- anche una partecipazione più ampia del territorio; infatti -nella realizzazione del mosaico- abbiamo avuto l’onore di avere la collaborazione pratica di molte persone che quotidianamente incontrano l’alunno con bisogni speciali: la famiglia, il personale della segreteria scolastica, il personale ausiliario, le docenti di modulo e di sostegno, le referenti di Plesso, il Dirigente Amministrativo, il Dirigente Scolastico, l’operatrice dell’Ulss7, il sacerdote della Parrocchia di Marano Vicentino e il Sindaco .
Tutte queste figure hanno incollato alcune tessere nel mosaico, per rappresentare la loro presenza nel processo d’inclusione dell’alunno.
Don Fabio Balzarin ha dato anche una benedizione all’elaborato, per benedire il lavoro di tutti gli operatori coinvolti nel mondo dell’educazione.

Tutte queste persone sono importanti ed indispensabili per il processo di crescita dell’alunno con autismo e la nostra riflessione ci porta a concludere che: se ogni figura nel suo operare quotidiano lavora trasmettendo amore, il bambino potrà con serenità prendere il suo volo in autonomia, grazie ad un processo d’ inclusione sociale a trecentosessanta gradi.